STILI DI VITA E SALUTE: IL RUOLO DELLE MOTIVAZIONI

STILI DI VITA E SALUTE: IL RUOLO DELLE MOTIVAZIONI

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L’assunzione di uno stile di vita sano è requisito fondamentale per poter salvaguardare la propria salute e per poter godere di una condizione di benessere psico-fisico piena e soddisfacente.

Tra le buone abitudini ci sono mangiare bene, non fumare, fare attività fisica regolare, dormire 7-8 ore al giorno, fare uso moderato di alcol e mantenere il più possibile il proprio peso ideale. Assieme ad esse ci sono anche aspetti di carattere psico-sociale, come avere buone relazioni e il provare emozioni positive.

Mettere in pratica queste abitudini, però, può essere molto difficile, perché spesso la soddisfazione che si prova da una sigaretta o da un pasto abbondante può essere superiore rispetto a ciò che si otterrebbe privandosene.

Per questo motivo, a volte può succedere che, quando il nostro medico di base ci consiglia di dimagrire, di smettere di fumare o di fare più attività fisica, dopo un breve periodo di tentativi, smettiamo di seguire le indicazioni e riprendiamo le vecchie abitudini non salutari.

Svariate ricerche scientifiche effettuate negli ultimi anni hanno provato a spiegare perché le persone non cambiano il proprio stile di vita non salutare anche quando hanno sufficienti informazioni relative ai danni che arrecano alla propria salute, e hanno dimostrato che per adottare e mantenere uno stile di vita sano ed attivo non sono sufficienti né la conoscenza delle regole e delle conseguenze di cattive abitudini né le semplici prescrizioni di diete o programmi d’attività fisica regolari.

Un ruolo fondamentale per la modifica di abitudini di salute dannose è rivestito dalla motivazione della persona: solo se la persona è intrinsecamente motivata è possibile realizzare un cambiamento che possa anche essere mantenuto nel tempo.

Ma cosa sono le motivazioni?

Le motivazioni possono essere definite come quel’insieme di fattori dinamici che spingono il comportamento dell’individuo verso una specifica meta. Quando la persona è motivata, quindi, svolge attività finalizzate a qualcosa e utilizza le proprie energie per raggiungere l’obiettivo, in modo personale e consapevole.

Quando l’obiettivo da perseguire è il cambiamento, le motivazioni presenti nell’individuo possono essere molteplici e spesso contrastanti: vi sono motivi che spingono a mantenere lo status quo e motivi che invece sono funzionali al mutamento. Ma facciamo un esempio, molto banale ma chiarificatore. Prendiamo il caso di una donna diabetica che, per non peggiorare la propria condizione di salute, deve stare attenta a ciò che mangia e deve svolgere una regolare attività fisica. Si tratta di un cambiamento rilevante e che deve essere mantenuto nel tempo. Smettere o ridurre l’assunzione dei cibi preferiti o mettere da parte i tanto amati comportamenti sedentari può essere percepito come qualcosa di spiacevole o come un sacrificio, nonostante la consapevolezza del fatto che essi garantiscono alla donna un ottimale stato di salute. La donna, dunque, vive una situazione di ambivalenza: da una parte vuole (quindi è motivata) salvaguardare il suo stato di salute, ma allo stesso tempo prova un certo malessere psicologico di fronte alle rinunce che deve compiere.

Cosa fare?

La donna, per superare l’ambivalenza, dovrebbe avviare un processo di riflessione che metta in luce le contraddizioni esistenti tra la sua condizione attuale (l’essere diabetica e non volersi privare dei dolci) ed importanti, personali valori, aspirazioni e mete ideali. La donna, dunque, dovrebbe essere aiutata a far emergere e rafforzare le proprie personali motivazioni al cambiamento, per metterla nella condizione di fare una scelta di miglioramento della qualità della vita congruente con le premesse, i valori e gli obiettivi personali.

Tenendo conto di queste premesse, lo Psicologo clinico può sostenere la persona che necessita di un cambiamento nel proprio stile di vita attraverso una serie di colloqui di consulenza che hanno il fine di aiutarla a superare l’ambivalenza, affinché possa individuare un obiettivo di cambiamento personale.

Lo Psicologo in una prima fase esplora assieme alla persona le motivazioni al cambiamento e quelle che lo portano a mantenere lo status quo, le preoccupazioni, le emozioni confuse, il proprio senso di autoefficacia e l’ottimismo verso il cambiamento: in un clima di completa accettazione dell’altro, si offre uno spazio in cui esplorare i propri vissuti, i propri valori e i propri obiettivi di vita, così da comprendere verso quale mutamento si vuole propendere.

Tale processo di esplorazione porta all’identificazione di un obiettivo di cambiamento, il quale non è imposto da un professionista ma è il frutto di una negoziazione, co-costruito. Tale obiettivo di cambiamento viene poi tradotto in azioni concrete, pratiche: psicologo e persona costruiscono insieme un vero e proprio progetto di cambiamento, che verrà monitorato sia autonomamente dalla persona che con l’aiuto dello psicologo, affinché si possa modificare il progetto qualora alcune sue fasi si rivelassero difficili da realizzare.

Le sedute di Psicologia del Benessere vengono tenute dalla Dott.ssa Anna Carmela Facecchia, Psicologo clinico, (per l’appuntamento è possibile chiamare direttamente la Dottoressa Facecchia al numero di cellulare 347 00 34 345)

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